UN’ESTATE CON LA STREGA DELL’OVEST di Naho Nashiki

La piccola Mai soffre di una forma d’asma che le impedisce di stringere legami con i suoi coetanei. Il respiro affaticato con la quale convive la costringe a isolarsi dalle lunghe chiacchierate, dalle risate a pieni polmoni e dalle corse in cortile. Ogni giorno più chiusa in sé stessa, la meraviglia dei primi anni di vita è stata rilegata in una cantina nascosta del suo cuore.

Sotto stretto consiglio dei medici, i genitori decidono di mettere in pausa la scuola per farle trascorrere qualche mese in montagna assieme alla nonna. L’aria pulita che circonda la piccola dimora di quest’ultima potrebbe giovare al corpo e allo spirito di Mai. Una vita nuova: la speranza che un animo più felice guarisca anche i suoi polmoni.

Forse imparerei a vivere facendomi meno problemi, sgusciando tra le difficoltà come un pesce che nuota nell’acqua

Mai e la nonna non si sono viste spesso e, appena scesa dalla macchina, la figura minuta pronta ad accoglierla le incute timore. Capelli bianchi come la neve, fitte ragnatele sotto gli occhi e un sorriso accennato, senza denti in mostra, con un pizzico di furbizia come quella che possiedono le streghe. Non ha gli occhi a mandorla come i suoi: la nonna è di origini inglesi e la notte, quando aiuta Mai ad infilarsi sotto le coperte, ripete «‘night ‘night sweetie». Continua a leggere

FOLLIA di Patrick McGrath

Le storie d’amore catastrofiche contraddistinte da ossessione sessuale sono un mio interesse professionale ormai da molti anni. Si tratta di relazioni la cui durata e la cui intensità differiscono sensibilmente, ma che tendono ad attraversare fasi molto simili: riconoscimento, identificazione, organizzazione, struttura, complicazione, e così via. La storia di Stella Raphael è una delle più tristi che io conosca.

Quante volte si ama nel corso della vita? Quante volte veramente? E quanto amore abbiamo sprecato? Quanto non ne abbiamo visto?
Tutti almeno una volta nelle nostra vita abbiamo incontrato la parola amore, magari inciampandoci sopra, o riconoscendola fra un milione di altre parole. Abbiano provato le palpitazioni, la gioia esplosa all’improvviso, la rabbia furiosa, la gelosia cieca, il dolore sordo a qualsiasi cura; molti hanno tentato il per sempre rinchiudendo i pensieri in una favola, pochi ci sono riusciti. Eppure se dovessimo descrivere che cos’è l’amore e cosa si prova quando esso ci invade impossessandosi di noi, non ne saremmo capaci perché lo sentiremmo troppo complesso, sfaccettato e restio ad ogni logica forma del linguaggio che pretende di incatenarlo. Continua a leggere