LE AFFACCIATE di Caterina Perali

Il romanzo Le affacciate uscirà in libreria (Neo Edizioni) a febbraio e vi consiglio di leggerlo: contiene uno spaccato, descritto in maniera veloce e ficcante, delle vite di una giovane donna milanese, Nina, che, di punto in bianco, viene licenziata dall’agenzia di organizzazione di eventi per cui lavora.

Questo evento inaspettato fa crollare la vita reale di Nina in un apatico trascinarsi fra le mura domestiche contando i chiodi sulle travi e sbirciando i vicini, mentre la sua vita social rimane fittiziamente in piedi fra chat con l’amica del cuore e googlate varie.

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IL TRENO DEI BAMBINI di Viola Ardone

Se è vero che i libri possono curare di disagi dell’animo, il romanzo di Viola Ardone è capace di donare un po’ di serenità e di calore in tempi non sempre rosei. La penna della scrittrice ci accompagna nell’Italia del secondo dopoguerra, nei rioni napoletani poveri di beni e di cultura ma ricchi di voci e di vita. In queste vie e in queste piazze cresce il piccolo Amerigo, che racconta con ingenuità e con una maniera sgrammaticata che scalda il cuore la quotidianità della sua famiglia, composta solo da sé stesso e dalla giovane e granitica madre, le terribili donne del quartiere, i giochi con gli amici e la mancanza di prospettive alla quale è destinato. È per i bambini come lui che l’Unione delle Donne Italiane del PCI ha pensato ai “treni della felicità”, che portarono migliaia di giovani del Sud nelle famiglie borghesi del Settentrione. Amerigo si ritrova così imbarcato su un treno pieno di bambini, come loro eccitato ma intimorito al tempo stesso, ferito dal distacco dalla madre e dalla sua terra e spaventato dalle malelingue che accusavano i comunisti di indirizzare i treni verso la gelida e terribile Russia sovietica. A Bologna non trovano case di ghiaccio e famelici uomini affamati di bambini, ma famiglie emiliane disponibili ad accoglierli per periodi più o meno lunghi.

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LE LACRIME DI NIETZSCHE di Irvin D. Yalom

La verità si raggiunge attraverso la sfiducia e lo scetticismo, non attraverso un infantile desiderio che le cose stiano in un certo modo.

Cosa può succedere quando la scienza s’incontra e si scontra con la filosofia? Chi vincerà? Quali credenze continueranno ad esistere e quali altre invece periranno?

Per provare scoprire la risposta a questa domanda è necessario immergersi tra le pagine del libro di Irvin D. Yalom Le lacrime di Nietzsche: dopo ogni parola diventa ferita e ogni capitolo è un passo in più verso la guarigione. Una storia che porta sul precipizio della vita, spinge verso l’abisso e il dubbio che in fondo poi le cose non sono sempre come sembrano o forse sono proprio terribilmente come sembrano, ecco, questa è la vertigine unica di questo meraviglioso libro.

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