FOLLIA di Patrick McGrath

Le storie d’amore catastrofiche contraddistinte da ossessione sessuale sono un mio interesse professionale ormai da molti anni. Si tratta di relazioni la cui durata e la cui intensità differiscono sensibilmente, ma che tendono ad attraversare fasi molto simili: riconoscimento, identificazione, organizzazione, struttura, complicazione, e così via. La storia di Stella Raphael è una delle più tristi che io conosca.

Quante volte si ama nel corso della vita? Quante volte veramente? E quanto amore abbiamo sprecato? Quanto non ne abbiamo visto?
Tutti almeno una volta nelle nostra vita abbiamo incontrato la parola amore, magari inciampandoci sopra, o riconoscendola fra un milione di altre parole. Abbiano provato le palpitazioni, la gioia esplosa all’improvviso, la rabbia furiosa, la gelosia cieca, il dolore sordo a qualsiasi cura; molti hanno tentato il per sempre rinchiudendo i pensieri in una favola, pochi ci sono riusciti. Eppure se dovessimo descrivere che cos’è l’amore e cosa si prova quando esso ci invade impossessandosi di noi, non ne saremmo capaci perché lo sentiremmo troppo complesso, sfaccettato e restio ad ogni logica forma del linguaggio che pretende di incatenarlo.

Non poteva stare lontana da Edgar. Ce la metteva tutta, va detto, e per un attimo, se si fermava a soppesare le possibili ripercussioni di quello che stava facendo, provava un cupo sgomento. Ma era una reazione passeggera. Sentendolo così vicino Stella non riusciva a controllare la continua, instancabile frenesia della propria immaginazione.

Fortunatamente a toglierci dall’impaccio della descrizione ci pensa lo scrittore inglese Patrick McGrath che, con il suo romanzo Follia, traccia al lettore una strada dalla quale non si può più tornare indietro.
Un romanzo che è un battito, un colpo al cuore, che corre veloce per portarci in alto e poi giù in picchiata e che racconta una storia d’amore anzi, La storia d’amore, tra Stella, la protagonista femminile del romanzo, e Edgar un paziente psichiatrico rinchiuso in manicomio per aver assassinato sua moglie in un raptus di follia.
Forse ora vi starete chiedendo come sia possibile che una donna possa innamorarsi di un mostro potenzialmente letale, beh leggere per credere; quello che posso garantire è che arrivati in un punto o in un altro sarà impossibile non immedesimarsi, sarà impossibile non sussultare, scuotere, scappare, amare.
Perché in fondo tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo amato fino alla follia.

Rimasi pazientemente ad ascoltare tutto questo rinunciando alla domanda più ovvia: e lui? E Edgar? Aveva pensato anche lui che erano una cosa sola, che erano, come aveva detto? Inseparabili? In quel momento credevo ancora che Edgar avesse suscitato questi sentimenti in Stella per poterla poi usare, e che una volta uscito dal manicomio sarebbe svanito nel nulla. Mi sbagliavo.

 

FOLLIA
Patrick McGrath
Trad. Matteo Codignola
Adelphi (Gli Adelphi)
pp. 296
euro 13

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