CASINO TOTALE di Jean-Claude Izzo

Casino totale Jeans-Claude IzzoUgo, Manu e Fabio sono cresciuti insieme nella zona povera di Marsiglia, vicino al porto:

I loro corpi e i loro vestiti sapevano di muffa. L’odore del quartiere. La prima ragazza che baciarono aveva quell’odore perfino in fondo alla gola. Ma se ne fregavano. Amavano la vita. Erano belli. E sapevano battersi.

Hanno condiviso tutto, perfino l’amore per la stessa donna: Lole. Dopo qualche furtarello, iniziano a dedicarsi a rapine vere e proprie, durante una delle quali succede un imprevisto: il negoziante rapinato rimane ferito gravemente. Da quel momento le vite dei tre ragazzi si separano: Manu entra nella criminalità organizzata, Ugo se ne va dalla città e Fabio diventa un poliziotto. A quest’ultimo è affidata la narrazione della storia, a partire da quando, anni dopo l’accaduto, si ritroverà a indagare sulla morte dei due amici di gioventù.
La prima dote che ho riscontrato nel romanzo è stata la scrittura altamente visiva: Marsiglia, per esempio, viene tratteggiata in modo così fortemente cinematografico che più che leggerne una mera descrizione la si vede, nei suoi vicoli e con i suoi sapori.

Ricordavo che Aznavour cantava la miseria è meno dura al sole. Sicuramente non era mai venuto fin qui. Fino a questo ammasso di merda e cemento.

Un altro elemento che mi ha fatto apprezzare il romanzo è stata la bravura nell’usare con coerenza la prima persona di Fabio Montale come voce narrante: non viene mai il dubbio che non sia lui a parlare, a pensare, a sentire.jean-claud-izzo
E poi, infine, è molto interessante lo sfondo da cui si staglia l’intera vicenda, una città in cui emerge chiara la contradditoria complementarietà tra il radicalismo islamico da un lato, e il fanatismo del Front National dall’altro: un reciproco
combattersi e alimentarsi.
Posso dire in ultima analisi di aver apprezzato l’opera più per lo stile che per la trama, di per sé molto avvincente ma talvolta “appesantita” dal fatto che mi è risultato abbastanza faticoso star dietro agli intrighi mafiosi che percorrono l’intero romanzo: dovevo spesso tornare indietro di qualche pagina per cercare di rileggere chi fosse un personaggio nominato precedentemente, chi avesse compiuto una determinata azione etc. Per questo consiglio di prendere qualche appunto durante la lettura.

Le frasi:
La vera vita. Dove la felicità è un insieme di piccoli fatti insignificanti. Un raggio di sole, un sorriso, la biancheria stesa a una finestra, un bambino che gioca a calcio con una scatola di conserva, un’aria di Vincent Scotto, un leggero colpo di vento sotto la gonna di una donna…

Le belle giornate esistono solo al mattino preso. Avrei dovuto ricordarlo. Le albe non sono che l’illusione della bellezza del mondo. Quando il mondo apre gli occhi, la realtà riprende i suoi diritti. E riappare il merdaio.

CASINO TOTALE
di Jean-Claude Izzo
Traduzione di Barbara Ferri
pp. 229
€ 10,00
Editore E/O  (collana Tascabili e/o)

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