IL PETALO CREMISI E IL BIANCO di Michel Faber

Vieni con me ora, via dalle strade ripugnanti della città, lontano da stanze che olezzano di paura e d’inganno, dai patti stretti con cinismo del bieco. L’amore esiste.

Abbandona i pregiudizi. Siediti. Dimentica ciò che stavi facendo e parti. Non hai bisogno di portare nulla con te. Leggerai di Sugar, prostituta da tutta la vita che ha perso la sua purezza e l’innocenza per mano di sua madre. L’accompagna quell’aura misteriosa che si crea attorno a ciò che è spezzato, frammentato e sregolato. È la più famosa e ambita prostituta di Londra. Non c’è servizio che Sugar non offra. Di lei gli uomini sanno poco, corrono voci e storie, ma nessuno sa davvero chi sia. Le domande sul suo conto vagano di bocca in bocca in cerca di risposte che William Reckhman, ricco propretario delle Profumerie Reckham, vuole trovare.

Sugar è davvero diversa dalle altre. Non le basta certo intrattenere qualche uomo ubriaco e villano che cerca in lei le attenzioni perse della moglie, o il desiderio represso per il suo stalliere, o, ancora, le braccia premurose della madre che non li ha mai cullati.

No, lei è al mondo intero che vuole parlare, raccontando cosa si prova a essere spezzate e poi obbligate a restare in piedi, sfoggiando la camminata più sensuale di cui si è capaci. È per questo che accetta le premure del ricco William, insinuandosi persino in casa sua come istitutrice della figlia Sophie. Al sicuro dalle malfamate strade di Londra, si accorge di essere in balia di un pericolo nettamente più grande che porta il nome della moglie del suo protettore: Agnes Reckhman. Non è più sesso, amore, gioco e astuzia. Ora si tratta di sopravvivenza: quella che una donna si deve guadagnare e garantire ad ogni costo.

La stesura e la revisione de Il petalo cremisi e il bianco ha richiesto Michel Faber dieci anni. Il volume, tradotto in ventidue paesi, promette il successo fin dalle sue righe iniziali:

Attento. Tieni la testa a posto. Ti servirà. La città in cui ti conduco è vasta e intricata, e tu non ci sei mai stato prima. Puoi immaginare, da altre storie che hai letto, di conoscerla bene, ma quelle storie ti hanno illuso, accogliendoti come un amico, trattandoti come se fossi uno del posto. La verità è che tu sei un alieno, in tutto e per tutto, arrivato da un altro tempo e da un altro luogo.

È l’autore a ‘suonare il campanello’ della mente del lettore, obbligandolo a rispondere. È proprio Faber a guidare in ogni pagina, interrompendo la narrazione per suggerire chiaramente quali siano i personaggi da tenere d’occhio, quali i dettagli da non farsi sfuggire e che cosa, invece, è superfluo. Il personaggio di Sugar è la colonna portante dell’intero romanzo: malinconica e poetica come una poesia e brutale come una canzone punk. Le vicende nelle quali l’autore la mette in luce sono riassunte nel titolo del romanzo: il cremisi, rosso scarlatto, è il colore della passione, della perdizione, dell’erotismo. Il bianco è la purezza che la giovane prostituta idealizza, desidera e tenta di riconquistarsi. È una continua lotta tra il peccato e la ricerca di redenzione. Le pagine sono ricche di sesso, descritto nelle sue forme più violente e crude. Il linguaggio non conosce filtri o distinzioni sociali, di sesso o d’età. È direttamente nell’intimità dei personaggi che si entra senza bussare, perdendosi nelle loro immaginazioni. Non ci si può nascondere dietro alla pudica volontà di non vedere o sentire: ogni voce del coro viene perfettamente udita dal lettore, insieme alle richieste d’aiuto urlate dai vicoli bui, alle ciniche e luride bramosie di uomini in completo elegante, alla puzza di morte delle strade mescolata alla lavanda che si respira negli interni delle case di Notting Hill. Un viaggio che prende per mano e trascina, infischiandosi delle resistenze.

Così comincia la lotta, l’antica lotta per stabilire chi dei due abbia più diritto a dichiararsi normale. Esiste una norma alla quale tutti gli esseri umani ragionevoli si conformano: chi dei due se ne discosta in maniera più palese? Chi verrebbe ritenuto più manchevole dal giudice imparziale che incombe invisibile nello spazio che li divide? Il colpo d’inizio è partito.

 

IL PETALO CREMISI E IL BIANCO
Michel Faber
Trad. Elena Dal Pra, Monica Pareschi
Einaudi (Super ET)
pp. 992
euro 17

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.