TUTTO TORNA di Giulia Carcasi

Ho visto migliaia di film, letto centinaia di libri, senza chiedermi se fossero veri. Mi bastava di una storia che fosse bella. A un’emozione non ho chiesto documenti. Perché non può essere così anche con le persone? Mi sono commosso in un cinema e davanti a una pagina, ma se penso a quando mi sono commosso davanti ad Antonia, mi sento stupido e non riesco a sopportarlo.

Diego, docente all’università di Pisa, vive smarrito tra le sue paure, l’Alzheimer di sua madre che non lo riconosce, la distanza da suo padre, l’assalto dei ricordi amari. Nel cerchio asfittico della sua vita irrompe Antonia. Si incontrano in treno, sulla tratta da Roma a Pisa, e lei lo soccorre durante un attacco di panico.

Mi avevano detto che il passato condiziona il futuro, ma non mi avevano detto che vale anche il contrario: il futuro riscrive il passato, come l’ultima pagina di un romanzo trasfigura tutto quello che è stato letto a tal punto che a volte è necessario rileggere. Stai riscrivendo il passato, Antonia, sei arrivata e ci sei sempre stata.

Con una scrittura al tempo stesso scabra e poetica, l’autrice racconta una storia d’amore, disagio e solitudine.

Un libro breve e denso, di cui vien voglia di sottolineare frasi in ogni pagina.

L’intreccio, in apparenza semplice ‒ una storia d’amore, la simpatia che nasce fra Antonia e la madre di Diego ‒ nasconde misteri e sorprese. Tutto si gioca sul confine labile tra ciò che è vero e ciò che vogliamo credere, sull’illusione di dominare la paura del caos tracciando percorsi lineari e aggrappandosi alle definizioni. È questa la tecnica di sopravvivenza adottata da Diego, che ama e insegna il significato delle parole: definire significa, anche etimologicamente, tracciare confini, delimitare. Nel racchiudere oggetti, persone e concetti entro un perimetro, gli esseri umani tentano di trovare sicurezza.

Antonia è molto diversa e gli fa conoscere una realtà sfumata, fluida, un modo creativo di affrontare le difficoltà, un’attenzione per gli altri che nasce da un ascolto profondo e non dall’applicazione meccanica di regole; e così, gli schiude le porte di un mondo in cui si rischia, nella stessa misura, di essere felici e di soffrire: insomma, di essere vivi.

Pisa senza te è una città perduta e sommersa, Atlantide. Se tornerai mi troverai sospeso, un uomo al centro esatto dell’acqua, e parlarti sarà boccheggiare. Saremo pesci e senza parole finalmente ci potremo capire.

TUTTO TORNA
Giulia Carcasi
Feltrinelli
pagg. 128
euro 8

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.