HEIMAT di Nora Krug

Come fai a sapere chi sei, se non sai da dove vieni?

Nel panorama dell’editoria contemporanea non è raro scovare graphic novels preziose, vere e proprie chicche di autori capaci di arricchire testi importanti con immagini evocative e poetiche. È il caso di “Heimat. Un album di famiglia” dell’illustratrice tedesca naturalizzata statunitense Nora Krug. L’autrice racconta il suo percorso di ricerca per ricostruire la storia della sua famiglia durante la seconda guerra mondiale. 

Cresciuta nella Germania del dopo muro, Nora Krug ha da sempre dovuto fare i conti con la propria identità di tedesca e con la colpa del suo popolo agli occhi dell’Europa e del mondo intero. È una colpa che si è incollata addosso ai tedeschi, che dal secondo dopoguerra cercano di espiare con il rigore morale e con l’affidabilità tecnica dei loro prodotti industriali. 

Essere FEHLERFREI (esenti da errori) era il nostro obiettivo universale. Le penne dei professori dividevano i nostri quaderni in giusto e sbagliato, e la chiarezza dei segni rossi era rassicurante quanto impetuosa.”

Nora Krug si è costruita una vita oltreoceano, ma anche negli Stati Uniti non riesce a risolvere il perenne conflitto interiore tra vergogna storica e senso di appartenenza al suo popolo. Come vivere serenamente il proprio Heimat, il proprio senso di familiarità con luoghi e paesaggi che appartengono alla propria storia se ovunque nel mondo l’identità tedesca è associata agli orrori della Seconda Guerra Mondiale e se le istituzioni tedesche stesse tentano in vari modi di placare il senso di orgoglio nazionale e gli impeti nazionalistici? 

Preparammo le domande da rivolgere alle anziane venute dall’America per raccontarci dei campi, ma non ci venne mai in mente d’interrogarci fra noi sui rispettivi nonni. Imparammo che la nostra lingua, un tempo poetica, adesso era potenzialmente pericolosa. Leggemmo Schiller senza però imparare ad amarlo come Shakespeare. Bandimmo dal vocabolario le parole tedesche che significavano EROE, VITTORIA, BATTAGLIA e ORGOGLIO. Evitavamo i superlativi e usavamo la parola ZUSAMMENGEHÖRIGKEITSGEFÜHL, il senso di identificazione con un gruppo e la fede in un’idea che travalica il singolo, per definire l’identità culturale americana ma non la nostra.

L’autrice risponde a questi conflitti interiori intraprendendo una ricerca storica e fisica delle proprie origini, per cercare di dare una collocazione all’interno delle vicende del secondo conflitto mondiale ai suoi genitori, zii e nonni. Nora Krug ricuce i fili spezzati del suo albero genealogico, riapre bauli di ricordi rimasti per troppo tempo nascosti in soffitta, riscopre ferite ancora aperte nell’animo dei suoi familiari. E cerca angosciosamente di scoprire se ella stessa ha ereditato realmente la colpa degli orrori studiati sui libri di scuola. 

Un percorso intimo arricchito da illustrazioni poetiche e allo stesso tempo ironiche, che ci interroga sui confini reali tra bene e male e sugli strascichi degli eventi storici nella quotidianità dell’oggi di famiglie e dei singoli. 


HEIMAT
Nora Krug
Einaudi Stile Libero Extra
Trad. Giovanna Granato
pp. 288
19 euro 

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