GIORNI SENZA TEMPO di Cristina Pacinotti

Dal giorno alla notte, il tempo non esiste più. Le ore sono fatte di minuti e i minuti di secondi. Che valore hanno questi se nulla li scandisce? Che differenza c’è tra il mattino e la sera, se possono essere solo viste da una finestra?

…quando lo stupore inizia a scemare, lentamente, così com’è arrivata, la notte se ne va, una nuova alba saluta il giorno che, coma la salute dopo una malattia, si fa apprezzare di più

È in questa osservazione che la protagonista del memoir è costretta, come tutti noi, alla segregazione in casa causata dalla pandemia di Covid – 19. I giorni senza presente vengono colmati dal passato. Le case di ognuno di noi, se riusciamo ad isolare il silenzio e percepirne il lieve rumore, raccontano storie meravigliose.

Nel romanzo, la voce incastonata nei muri viene amplificata dal ritrovamento di una vecchia scatola di fotografie e di una completa collezione di biglietti ormai sbiaditi. È qui che la vita passata ricomincia.

La reclusione viene metaforicamente interrotta, uscendo dalla casa nella quale ci troviamo per raggiungere, insieme alla protagonista, i luoghi più salienti della sua vita. Un vissuto pieno ed emozionante, tanto da chiedersi come ci possa stare, tutto ciò, in una sola persona.
Ancora una volta, Cristina Pacinotti non mette semplicemente del suo all’interno del romanzo, ma bensì se stessa. Una narrazione intima e commovente dei ricordi più preziosi della sua vita. Alla vista di una foto del padre, con il quale emerge un rapporto indissolubile, la protagonista subisce un’epifania. Lo ricorda in una di quelle immagini che, nel momento in cui le vediamo, non immaginiamo rimarranno impresse nella nostra mente per sempre.

Se pensa al padre rivede i due tuorli d’uovo al centro del piatto di riso bianco. Riso bollito, burro, parmigiano e i due tuorli perfettamente arancioni, rotondi come due soli alieni in un cielo pallido.

Il passato della donna che conosciamo, tuttavia, non è solo nella semplicità del padre. È in tutte le sue prime volte. Quella in cui si è sentita inferiore alla bella Sandra, sua amica d’infanzia. Il primo giorno di scuola. La prima volta che è scappata dai genitori, al mare. La prima volta che ha fatto l’amore. La prima volta che ha capito che la vita a Pisa era troppo piccola. La prima volta a Parigi, in India e a Berlino. La prima volta che ha capito che, per il mondo, poteva fare di più. La prima protesta e i capelli rasati per ribellione. L’amore per la natura e la consapevolezza che, se non accudita, troverà anche lei il modo di scappare e nascondersi senza più volersi fare trovare.

La natura non è né buona né cattiva, è perfettamente indifferente, non si occupa certo di noi. Siamo noi a doverci occupare della natura.

Leggendo il romanzo, ciò che si prova è un sentimento inedito: il rispetto. Spesso da lettori pensiamo che tutto ciò che è stato scritto, sia per noi. Per un nostro piacere e, se non ci soddisfa, lo riponiamo nella libreria di casa e lo dimentichiamo. Arriva però un giorno in cui, chiusi in casa senza via d’uscita, riesumiamo ciò che avevamo scelto di trascurare. Così, ciò che avevamo semplicemente riposto acquisisce di nuovo valore. Il rispetto, pertanto, non è volto solo a una narrazione mai scontata e a una scrittura sincera, ma anche a una vita che non è per noi, ma per tutto il mondo. Nel romanzo, infatti, non vengono riportati i nomi propri dei protagonisti; questo fa si che, durante la lettura, i nomi mancanti possano diventare i nostri, così che anche le prime volte da noi vissute tornino a galla. Il papà diventa il nostro, nelle sue frasi celebri e nei suoi piatti tradizionali. Gli amori sono quelli che noi abbiamo vissuto. Leggerlo durante la pandemia sarebbe stato salvifico. Avrebbe ricordato che non siamo soli, che c’è una vita intera ad accompagnarci e che non dovremo più essere costretti a ricordarcelo solo per riempire dei giorni senza tempo.

Ci dovevamo fermare e non ci riuscivamo. C’è dell’oro, credo, in questo tempo strano.

GIORNI SENZA TEMPO
Cristina Pacinotti
Calibano
pp. 446
euro 19

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