PANE E FERRO di Massimiliano Santarossa

Preludio     
Incontro Max alla stazione dei treni di Mestre. Oggi presenteremo il suo nuovo romanzo e io sono un po’ emozionata. Mi sorride con il suo immancabile cappellino in testa e mi porta a bere un bicchiere di vino. Le premesse per una presentazione di successo ci sono tutte.

Svolgimento  
Davanti a un pubblico accorso numeroso, dopo quattro anni, torna Massimiliano Santarossa, tra gli scrittori più estremi del Nordest per i temi letterari e per come li tratta. È l’ennesima data di una tournée che lo impegna da mesi, e che stasera lo accompagna qui alla Feltrinelli di Mestre per raccontarci questo romanzo famigliare di quasi quattrocento pagine, sul nostro Novecento, “Pane e Ferro”.
Ho presentato Santarossa più volte, ci conosciamo da anni e l’amicizia e la spontaneità che ci lega mi permettono di affrontare da subito un tema delicato: aveva dichiarato di smettere con la scrittura, invece siamo a presentare questo libro che sin dalla sua uscita ha trovato d’accordo critica e pubblico con una accoglienza
molto calorosa.

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PADANIA di Massimiliano Santarossa

Layout 1Era l’inizio di settembre e tornavo dalla data zero dello spettacolo “Solitari Padani Umani” di Massimiliano Santarossa e Pablo Perissinotto. Una notte quasi surreale, svoltasi nel giardino della casa editrice Biblioteca dell’Immagine che ha organizzato l’evento. Le canzoni di Perissinotto si fondevano in modo perfetto con i testi di Santarossa, le due voci si alternavano tra musica e racconto, e un numero ristretto di invitati, seduti nel giardino ascoltavano in silenzio seguendo i percorsi  e le trame. Lo spettacolo racconta quello che c’è prima, dentro, attorno a Padania, il nuovo romanzo di Massimiliano Santarossa. È la storia di una generazione sopravvissuta alla fabbrica, alla droga, alle notti di follia, ai quartieri degradati. Uno su dieci ce l’ha fatta, Pablo e Massimiliano raccontano gli altri nove.
Vedere lo spettacolo è respirare a pieni polmoni quello che ha condotto Santarossa a scrivere i suoi romanzi più realistici (Storie dal fondo e Gioventù d’asfalto pubblicati da Biblioteca dell’Immagine, Hai mai fatto parte della nostra gioventù e Cosa succede in città pubblicati da Baldini&Castoldi); è capire cosa lo ha portato a ritornare al realismo: la necessità di mostrare attraverso le sue parole ciò che non vogliamo vedere. Continua a leggere