LA FELICITÀ È FACILE di Massimiliano Nuzzolo

felicefacileHappiness is easy cantavano i Talk Talk. E da qui il titolo del libro di Massimiliano Nuzzolo, La felicità è facile. Diciannove storie brevi, tutte indipendenti tra di loro ma unite da uno stesso filo conduttore, la morte, presente o solo accennata, e la facilità della felicità di potersi sgretolare in un attimo.
L’ambientazione che ricorre maggiormente è la terraferma veneziana, luoghi che l’autore conosce bene, una Mestre finta, anonima, ma proprio per questo, luogo in cui tutti si possono riconoscere.
Nuzzolo dà voce a personaggi ultimi, drogati, alcolizzati, depressi, ma anche a bambini o personaggi felici, la cui felicità è interrotta da fatti o circostanze che cambiano la vita.

Anna e io non siamo più gli stessi da quella volta. Continuiamo ad amarci, sì. Ma è come se la parola amore sia mutata nel suo significato più profondo, ne abbia assunto uno diverso, silenzioso, devastante.  (Anna e io)

Il libro è un crescendo. I primi racconti, seguono le orme dei padri americani. Sono istantanee di un pensiero, un’immagine che l’autore vuole lasciarci impressa con parole che mostrano, non raccontano.

Ce ne stavamo posati lì su quella spiaggia esclusiva, proprio davanti al nostro albergo. Frank, faceva pendant con la sua sdraio bicolore, sorseggiava rumorosamente un ginger ale. (Io e Frank)

Istantanee di vita sì, ma che lasciano l’amaro in bocca.
I personaggi sono nella maggior parte dei casi solo accennati, non possono prendere corpo se non nelle azioni di cui sono artefici o succubi.
Non esiste complicità, domina una solitudine quasi assoluta.
Ma a volte l’autore ci regala un impeto, una reazione: la voglia di vivere, nonostante tutto.

Sono vivo.
Sento l’energia che mi scorre dentro e non voglio nemmeno pensare che esista qualcosa dopo.
Sono qui ora.
Esisto ora.  (Ma e pa sdraiati sepolti morti)

In Jurassic Punk, Nuzzolo riesce a dare il suo meglio narrativo, dando voce al sogno di un ragazzino durante una tragica estate in cui la madre è gravemente malata in ospedale. L’autore si lascia andare e ci racconta questa favola, in cui Steven Spielberg decide di girare il seguito di E.T. a Carpenedo, quartiere di Mestre. Il ragazzino riesce a diventare grande amico del regista e mostrargli la sua piccola città: case, strade, boschi e parchi, con l’innocenza e l’orgoglio della giovinezza, e grazie al film scopre anche il provincialismo del luogo in cui vive.

Durante l’incontro tra municipalità e Spielberg vennero suggerite piccole modifiche alla sceneggiatura. Si consigliava che l’extraterrestre fosse ghiotto sì di kebab, ma che dopo aver assaggiato i bigoli in salsa e le sarde in saor, li preferisse con gusto a quell’orrendo panino straniero e, altra piccola richiesta, che l’alieno pronunciasse alcune parole in veneto. (Jurassic Punk)

La felicità è facile, ci racconta Nuzzolo, “ma la vita vera ha sempre il sopravvento” (Jurassic Punk).

MassimilianoNuzzolo

La felicità è facile
di Massimiliano Nuzzolo
Italic (collana Pequod)
Anno 2014
pp. 115
Euro 14,00

One thought on “LA FELICITÀ È FACILE di Massimiliano Nuzzolo

  1. Pingback: La Felicità su 84 Charing Cross | jostmultimedia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.