UNA LEZIONE D’IGNORANZA di Daniel Pennac

lezione-ignoranza-pennac-astoriaQuando ho saputo dell’onore che mi facevate, la mia prima reazione è stata quella di dirmi: “ma no, è troppo, non dovevano!” La voce che risuonava in me non era quella dell’uomo che sono diventato e che oggi vi ringrazia. Era quella del bambino, del pessimo allievo che sono stato che non perde occasione per denigrare la legittimità dell’adulto che sono diventato.

Nel 2008, in occasione dell’uscita in Italia di Diario di scuola, a Venezia, nell’Aula Magna dell’Ateneo Veneto, ho assistito a un incontro/presentazione con Daniel Pennac. In quell’occasione, con ironia, l’autore francese ha raccontato la sua accidentata storia di studente, che, da ultimo della classe, arriva all’insegnamento e alla scrittura.

Molti degli argomenti che Pennac espresse a Venezia in un clima informale, li ho ritrovati leggendo Una lezione d’ignoranza, un libro di poche pagine e dal formato ridotto uscito nella collana assaggi dell’editore Astoria.

Una lezione d’ignoranza è il testo della Lectio Magistralis che Pennac ha tenuto all’Università di Bologna nel marzo 2013 in occasione del conferimento della laurea ad honorem in pedagogia. Continua a leggere

SIGNORI BAMBINI di Daniel Pennac

signori-bambini-pennac-feltrinelliJoseph e Igor: “venticinque anni in due”, amici da sempre; Nourdine, mezzo arabo di seconda generazione che fa di tutto per integrarsi, perfino attribuirsi colpe che non ha. Compagni di scuola e compagni di sventura: la sventura di essere alunni del professor Albert Craistang.

Quanti anni poteva avere quel prof inossidabile che trasformava da sempre i suoi allievi in statue di sale? Non lo vedevi entrare in classe. Lo aspettavi, non era ancora lì. Alzavi la testa e non vedevi altri che lui: lo stesso completo da sempre, la stessa macchia viola sotto il fermaglio della penna, lo stesso cerotto sulla stanghetta destra degli occhiali… e così pallido che vedevi di lui solo i lineamenti: il profilo di una caricatura.

Durante la lezione, i tre ragazzi si passano sotto banco un disegno satirico in cui il professore viene inseguito da una folla che marcia dietro a uno striscione con su scritto: “Craistang farabutto pagherai caro, pagherai tutto.” La punizione arriva inesorabile: per l’indomani i tre studenti dovranno svolgere un tema immaginando di trasformarsi in adulti, mentre i loro genitori sono diventati bambini. “E niente soluzioni di comodo.”
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