84, CHARING CROSS ROAD di Helene Hanff

Copertina 84 Charing Cross RoadOggi noi lettori voraci e appassionati, abbiamo decisamente vita facile. Anobii, E-bay, Bol, Ibs, blog, siti e forum pieni zeppi di informazioni e recensioni, tanto che il titolo da noi scelto, al momento della sua consegna, non ha più alcun segreto per noi.

Ci basta un clic ed un’attesa più o meno lunga, per ricevere l’oggetto del nostro desiderio; copertina morbida o rigida, edizione rilegata o brossura, usato o nuovo, insomma, le varianti per noi sono davvero tante.

Ma Helene Hanff, autrice di questa raccolta di lettere dal titolo 84, Charing Cross Road, (Archinto – Le vele) non ha avuto la nostra stessa fortuna.
Nell’ottobre 1949, l’autrice vive a New York, città dove si è trasferita da Filadelfia e dove le è quasi impossibile trovare i titoli di suo interesse.
Appassionata lettrice di letteratura inglese del 700’, quello che il mercato dell’editoria americana mette a sua disposizione, è un esiguo numero di titoli, il più delle volte in edizioni mediocri o, se fortunata, in edizioni talmente ricercate e rare da esserle economicamente negate.
Spinta dalla necessità e dal caso, un’inserzione sulla rivista letteraria «Saturday Review of Literature», decide di scrivere a questa piccola libreria antiquaria del Regno Unito, la Mark’s & Co. al numero 84 di Charing Cross Road appunto, e quello che ne scaturisce è un ventennio di corrispondenza (1949 – 1969) tra lei, Miss Hanff, e il commesso della libreria, Frank Doel.
Queste lettere tracciano un legame di amicizia, nato e sviluppatosi grazie ai libri, fra persone sconosciute e che mai si conosceranno. Sono lettere contro la solitudine della nostra passione, ci fanno sentire, di riflesso, compresi nel profondo e un po’ meno soli nelle nostre ossessioni letterarie.
Cariche di ironia, generosità e spirito le ho associate, in modo improprio forse, ma decisamente più moderno, a una di quelle conversazioni letterarie che si fanno di notte su Messenger, con amici virtuali e non.
Sono una schermata immaginaria di botta e risposta talmente simbiotici, da sembrare simultanei e non diluiti nel tempo dal servizio postale dell’epoca.
Attraversano decenni dove tutto cambia e si evolve, ma dove la passione letteraria degli autori, rimane inalterata, semmai nutrita dall’intimità e dall’affetto nato nel tempo, intessuta di fatti privati e professionali, confessioni e battute.

All’ironia un po’ burbera e arguta della Hanff si contrappone quella più pacata, ma non per questo meno sottile, di Frank Doel, la cui sensibilità letteraria e simpatia verso la sua cliente, lo spingeranno a procurarle i titoli da lei richiesti.

Ed è interessante notare come il percorso letterario della Hanff sia quasi del tutto un cammino da autodidatta.
Impossibilitata a continuare negli studi a causa dei problemi economici della sua famiglia e, più tardi, a quelli dell’università stessa, che le ritirerà la borsa di studio vinta per mancanza di fondi, la Hanff non si da per vinta.
Scoverà in una biblioteca la sua Bibbia letteraria, una raccolta di saggi critici e gli insegnamenti del suo autore, il Prof Arthur Quiller di Cambridge (da lei amichevolmente soprannominato “Q.”,) saranno provvidenziali per lei; tanto da spingerla, verso la fine della sua carriera di scrittrice e sceneggiatrice, a dedicargli l’autobiografico Qs’ Legancy.

Nel 1970 Frank Doel muore e nello stesso anno la Mark’s & Co. chiuderà definitivamente, a causa della ristrutturazione dello stabile che la ospitava.
Per la Hanff sarà un colpo durissimo. Come se avesse realizzato solo nel momento in cui riceveva la notizia che, quella libreria e chi la mandava avanti, facevano parte della sua vita da ben vent’anni.
Frugherà, quindi, convulsamente fra le sue carte in cerca di tutte le lettere accumulate negli anni e le riordinerà con l’intenzione di pubblicarle come omaggio alla Mark’s & Co..

La pubblicazione di questa raccolta le permetterà anche di visitare Londra e l’Inghilterra, desiderio che aveva sempre avuto, ma che per problemi economici gli era sempre stato negato.
Da questo viaggio, un pellegrinaggio quasi, nei luoghi che aveva potuto solo immaginare per più di vent’anni, prenderà spunto per il suo romanzo autobiografico “La Duchessa di Bloomsbury Street”(Archinto – Le Vele).

84, Charing Cross Road
Archinto – Le Vele (1999)
€ 10,00
120 pag.
ISBN: 9788877682611

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