IL CENTENARIO CHE SALTÒ DALLA FINESTRA E SCOMPARVE di Jonas Jonasson

Guardandosi alle spalle, lanciò un’occhiata in direzione dello stabile che fino a un attimo prima aveva considerato la sua ultima dimora, dopodiché decise che sarebbe morto da qualche altra parte.

Così Allan Karlsson, il giorno del suo centesimo compleanno, scappa dall’ospizio dove vive defilandosi dalla festa che avevano organizzato in suo onore, dopo aver scavalcato la finestra della sua camera da letto. Ai piedi ciabatte marroni ricoperte di urina.
Arrivato allajonas-jonasson-il-centenario-che-saltò-dalla-finestra-e-scomparve stazione, un giovane gli affida la sua valigia ordinandogli di controllarla finché lui è ai servizi. Allan, vista l’arroganza del ragazzo, decide di appropriarsi del bagaglio e salire sul primo autobus, diretto ovunque si possa arrivare con un biglietto da cinquanta corone.
Da qui ha inizio una serie di situazioni rocambolesche, dal momento che il ragazzo che Allan ha derubato appartiene a un’organizzazione criminale; Allan si troverà così inseguito sia dal proprietario della valigia sia dalla polizia, a sua volta perseguitata dalla stampa, che con la storia del centenario in fuga riempie le prime pagine di tutti i giornali.
I capitoli alternano la narrazione dei fatti presenti a flashback che raccontano la vita passata del protagonista, in modo che, oltre alla storia attuale, mano a mano che si procede con la lettura abbiamo un quadro sempre più chiaro della vita del protagonista prima di finire in quell’ospizio. Continua a leggere

LEGGIADRA STELLA – Lettere a Fanny Brawne di John Keats

Leggiadra stella copertinaEra il 1818 quando John Keats, rientrato dalla Scozia, si trasferì a Well Walk per dedicarsi alle cure del fratello Tom, malato di tisi.
In occasione di una serata mondana conobbe Fanny Brawne, che abitava con la madre e i due fratelli nella casa di Wentworth di proprietà di Charles Brown, amico e benefattore del giovane poeta.
Nessun colpo di fulmine fra i due. Keats era troppo preoccupato per le condizioni di suo fratello e Fanny, probabilmente, troppo vivace per non infastidirlo.
Quando Tom morì nel dicembre dello stesso anno, Keats si trasferì nell’ala della casa di proprietà del suo amico Brown, diventando così vicino della famiglia Brawne.
Ogni giorno vedeva Fanny dalle finestre del suo appartamento, parlavano, si scambiavano visite e biglietti e si innamorarono.
Chiedi a te stessa, amore mio, se non sei crudele per avermi irretito così, per aver distrutto così la mia libertà”. Continua a leggere